Il Plastico di San Satiro

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Franco Capotosto
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Re: Il Plastico di San Satiro

Messaggio da Franco Capotosto »

Voglio rivolgere un pensiero a tutti quei ferrovieri dei lavori, dell'I.E. che sui binari di ogni parte d'Italia hanno consentito ai treni di percorrere le linee.

Alcuni di loro li vidi partire e non ritornare. A quel tempo, negli anni '70 / '80 non faceva notizia un ferroviere, un operaio caduto sul lavoro e gli occhi lucidi e gli sguardi bassi li vedevi solo tra i colleghi, tra i Ferrovieri che, a quel tempo, erano una vera grande Famiglia.
Una citazione bellissima e commovente la tua Riccardo; in questa Italia che il treno non lo ha mai amato, dove si susseguono centinaia di fiction su medici/infermieri, poliziotti/carabinieri, pompieri (tutte nobilissime attività, per carità) ecc, mai nessuno che si sia mai reso conto di che cosa abbia rappresentato la Ferrovia ed i ferrovieri per l'intera nazione. In troppi con la memoria corta per ricordare che i bastardi che hanno voluto fare orrende stragi, le hanno realizzate nelle stazioni e sui treni. Non si ha considerazione di chi per 365 giorni all'anno fa marciare i convogli quasi senza conoscere Natali, Pasque e domeniche, che si becca coltellate e cazzotti in faccia ed insulti di ogni tipo. Una volta eravamo considerati Pubblici Ufficiali, oggi meno che una pezza da piedi; e quando rubano il rame o semplicemente si guasta l'infrastruttura o il materiale rotabile, i ferrovieri nelle loro svariate specializzazioni corrono sotto la piggia battente o sotto il sole cocente, affinchè la gente a bordo possa arrivare a destinazione. E tante, troppe volte nella mia carriera, ho conosciuto colleghi che dopo essersi recati al lavoro non sono più tornati a casa; ai funerali, il coglione di turno che assiste alla cerimonia, solamente curioso o lontano conoscente della famiglia che sussurra: "Ma come ha fatto a morire? era solo un ferroviere...... quelli mica si ammazzano di lavoro!"
Chiedo anticipatamente scusa se vi ho tediato con queste mie considerazioni, ma erano dovute. Franco.
Franco Capotosto
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massi76
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Re: Il Plastico di San Satiro

Messaggio da massi76 »

Ricordo ancora come fosse ieri quando in seconda media la mia scuola organizzò un paio di giorni di lezione sui trasporti ferroviari come argomento di educazione tecnica, vennero a trovarci i ferrovieri con la loro bellissima divisa colore carta zucchero e ci spiegarono molte cose interessanti facendo vedere anche dei filmati sul loro lavoro. Il giorno successivo ci portarono alla Stazione di genova principe e salimmo a piccoli gruppi su una E 656 accolti dal "maestro " che lì per lì ci parve burbero all'apparenza ma poi ci spiegò in linea generale come funzionava la macchina. Insomma notai con quanta passione e serietà svolgevano il loro lavoro e l'affiatamento che li univa, è un bellissimo ricordo che ancora oggi non mi ha lasciato e fa accrescere la stima che nutro per i nostri ferrovieri. :;
dtomei
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Re: Il Plastico di San Satiro

Messaggio da dtomei »

Off Topic:

Una citazione bellissima e commovente la tua Riccardo; in questa Italia che il treno non lo ha mai amato, dove si susseguono centinaia di fiction su medici/infermieri, poliziotti/carabinieri, pompieri (tutte nobilissime attività, per carità) ecc, mai nessuno che si sia mai reso conto di che cosa abbia rappresentato la Ferrovia ed i ferrovieri per l'intera nazione. In troppi con la memoria corta per ricordare che i bastardi che hanno voluto fare orrende stragi, le hanno realizzate nelle stazioni e sui treni. Non si ha considerazione di chi per 365 giorni all'anno fa marciare i convogli quasi senza conoscere Natali, Pasque e domeniche, che si becca coltellate e cazzotti in faccia ed insulti di ogni tipo. Una volta eravamo considerati Pubblici Ufficiali, oggi meno che una pezza da piedi; e quando rubano il rame o semplicemente si guasta l'infrastruttura o il materiale rotabile, i ferrovieri nelle loro svariate specializzazioni corrono sotto la piggia battente o sotto il sole cocente, affinchè la gente a bordo possa arrivare a destinazione. E tante, troppe volte nella mia carriera, ho conosciuto colleghi che dopo essersi recati al lavoro non sono più tornati a casa; ai funerali, il coglione di turno che assiste alla cerimonia, solamente curioso o lontano conoscente della famiglia che sussurra: "Ma come ha fatto a morire? era solo un ferroviere...... quelli mica si ammazzano di lavoro!"
Chiedo anticipatamente scusa se vi ho tediato con queste mie considerazioni, ma erano dovute. Franco.
Condivido al 100%. Negli ultimi anni di carriera mio padre era in biglietteria. Ricordo una volta che alcuni utenti in fila (il suo era l'unico sportello aperto) lo apostrofarono dicendogli di fare in fretta altrimenti avrebbero perso il treno. Che rabbia, avrebbero potuto anda prima in stazione e fare il biglietto per tempo, invece di prendersela con chi era al lavoro. E scene simili ne ho viste diverse verso altri suoi colleghi. Ricordo che mio padre mantenne un distacco esemplare lasciando cadere la cosa...ma non vi nascondo che rabbia e fastidio che provai assistendo alla scena.

Un saluto ai Ferrovieri di ieri e di oggi.

Domenico
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Roberto Fainelli
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Re: Il Plastico di San Satiro

Messaggio da Roberto Fainelli »

Sulla cosiddetta "gentile CLIENTELA" si potrebbe scrivere un libro. :evil: :evil:
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Marco Fornaciari
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Re: Il Plastico di San Satiro

Messaggio da Marco Fornaciari »

Si è vero, a volte la clientela non è proprio civile (e prima o poi capita a tutti di esserlo), ma tante volte quello è dall'altra parte, nello specifico l'organizzazione del servizio offerto, fa di tutto per attirarsi questi atteggiamenti: e non parlo solo delle persone dietro il banco.
Avendo fatto parte, in gioventù, di queli che stanno dietro il bancone, e oggi di quelli che devono vendere per mangiare ... è meglio far finta di non vedere e sapere.

Saluti
Marco Fornaciari
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Riccardo Alberoni
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Re: Il Plastico di San Satiro

Messaggio da Riccardo Alberoni »

E636 300 001.jpg
La E636.300 si preoccupa di trazionare il convoglio di tramoggioni e tramoggine destinate a trasportare la massicciata necessaria per la realizzazione del piano di binari a Bubina

Ecco sotto l'operazione di ....... "semina" :x
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Che ne dite ? La lascio color salmone ? :mute:

Dopo il risultato alla Stazione di San Satiro e Valle del Sole ho puntato sul prodotto di "Linea Secondaria"

Si tratta di un ballast che , secondo me, non ha nulla da invidiare a prodotti difficili da reperire da noi. Pezzatura molto fine e contorni del "sasso" ben netti, non smussati. Questo è dovuto al fatto che dopo la frantumazione il materiale non è stato verniciato ne trattato e questo ha evitato venisse "levigato"

Sotto il risultato finale.

Cosa ne pensate?
massicciata ok.jpg
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Carlo Ciaccheri
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Re: Il Plastico di San Satiro

Messaggio da Carlo Ciaccheri »

Riccardo Alberoni ha scritto: (...) Che ne dite ? La lascio color salmone ? (...)

:down:
Riccardo Alberoni ha scritto: Sotto il risultato finale.

Cosa ne pensate?
massicciata ok.jpg

:up: :up: :up:

sintetici saluti :mrgreen:
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Re: Il Plastico di San Satiro

Messaggio da luciano lepri »

Vai avanti Ricca!!!
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Re: Il Plastico di San Satiro

Messaggio da Riccardo Alberoni »

Domenica con un pò di nebbiolina , sonnacchiosa e rilassata ................

Lo stato di torpore viene bruscamente e piacevolmente interrotto dal transito in DD di una doppia di "polifemo" (ETR221 LE + ETR228 LIMA folle)

Altra prova del buon funzionamento dell'ETR LE una volta appesantito sul carrello motore trazione senza problemi il "fratello" LIMA acquistato nel 1990, smotorizzato e reso "folle"
San Satiro 01.jpg
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Re: Il Plastico di San Satiro

Messaggio da Riccardo Alberoni »

Stazione di Bubina per Santuario.

E' da parecchio tempo che i lavori sono iniziati.

Lo "smantellamento" della vecchia Stazione di Santa Bubina è stato fatto da mesi ma , come molti plasticisti comprenderanno, il tempo non basta mai per fare tutto ...... e per settimane e settimane i week-end sono blindati da impegni di varia natura.
Come , del resto, è normale che sia :wink:

Ecco dove siamo. Ancora indietro ma qualche fotina mi è venuto voglia di farla.

E' stata data la prima sporcatura alla massicciata. "tappati" i buchi sui rilievi e tracciata la strada provinciale che passa proprio davanti il F.V. e poi attraversa la linea FS con un P.L.

Il F.V. stesso è solo "appoggiato" - Effettuato l'inserimento dei punti luci "base" (paline ed interni stazione)

Abbiamo deciso di lasciare un solo binario per la linea a s.r. per il Santuario. Già le dimensioni del piazzale sono andate oltre il progetto iniziale che prevedeva solo 2 binari (come a S.Marinella)
Ciao
Riccardo Alberoni

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