tanto per pulire meglio

[Marcello(PT)]

Mah... potrebbe anche essere.

[Andrea Chiapponi]

La faesite era il metodo del mitico John Allen!

La si ottiene dalle cassettine per la frutta (uva, kiwi..), più un foglio di trucioli finissimi pressati, spesso circa 2mm, presenta una superficie liscia ed una più scabra: più questa che và  presentata alle rotaie.

Vi più una certa ruggine tra chi pulisce le rotaie ricorrendo a liquidi e chi lavora a secco, si sono sfiorati i santi anatemi, personalmente trovo sensata una osservazione letta (mi pare) su Loco-Revue: che l'uso dei liquidi sia adatto ad ambienti umidi, il lavoro a secco renda meglio in ambienti asciutti e polverosi.

Saluti pulimentati,
Andrea Chiapponi

[Massimo Cecchetti]

effettivamente nella foto appare una carta abrasiva troppo grossa (al momento dello scatto avevo solo quella...) ma si può sostituire con un feltrino o con la gomma puliscitutto in vendita ai supermercati o con la feasite. Ma senza innestare infinite polemiche io, dopo un passaggio con abrasiva e solvente passo un lievissimo (ripeto lievissimissimoooo) velo di olio passato con uno straccetto e tenuto dal mio dito indice o facendo scorrere un feltrino imbevuto (appena appena imbevuto...). Il metodo, anche se la prima volta mi ha fatto accapponare la pelle, più perfetto perchè riesce ad isolare la superficie del metallo dalle ossidazioni per un periodo di tempo maggiore senza per questo intaccare conducibilità  e prese di corrente.

[Giacomo Rossi]

La faesite più anche denominata masonite. In casa la trovate nel fondo dei cassetti o nel retro degli armadi (quelli del menga...)