Chiedo pareri ed opinioni...
Sto progettando la realizzazione di un diorama semi-operativo (una rimessa locomotive con qualche tronchino) e mi sto organizzando per il materiale. A vostro parere vale la pena motorizzare gli scambi o per le ridotte dimensioni di esercizio conviene lasciarli manuali senza aggravare le spese?
Per notizia ho intenzione di sfrutare del materiale PECO codice 75 già in mio possesso...
Grazie per i suggerimenti.
per la polarizzazione potrebbe bastare un rimando meccanico che aziona un normale deviatore elettrico
di quelli che si usano sui quadri di comando.
Io ai miei scambi del deposito locomotive ho fatto anche la modifica elettrica riportata su TTM.
Ciao
Ciao
Andrea
..non inventiamo più scuse, Il fermodellismo inizia dalla ferrovia!!
Cinese ha scritto:per la polarizzazione potrebbe bastare un rimando meccanico che aziona un normale deviatore elettrico
di quelli che si usano sui quadri di comando.
Io ai miei scambi del deposito locomotive ho fatto anche la modifica elettrica riportata su TTM.
Ciao
Mi sembrava si potesse ovviare con i microswitch a levetta...me la devo studiare bene...
Ti chiederò consiglio molto presto!
Mr.Rokko ha scritto:Chiedo pareri ed opinioni...
Sto progettando la realizzazione di un diorama semi-operativo (una rimessa locomotive con qualche tronchino) e mi sto organizzando per il materiale. A vostro parere vale la pena motorizzare gli scambi o per le ridotte dimensioni di esercizio conviene lasciarli manuali senza aggravare le spese?
Per notizia ho intenzione di sfrutare del materiale PECO codice 75 già in mio possesso...
Grazie per i suggerimenti.
Se ti serve aiuto Alessandro, per realizzare il deposito, chiedi pure...io ne sto realizzando uno...
Mr.Rokko ha scritto:...Mi sembrava si potesse ovviare con i microswitch a levetta...me la devo studiare bene...
Ti chiederò consiglio molto presto!
Deviatore elettrico e microswitch a levetta sono praticamente la stessa cosa.
Se il microswitch ha tre piedini (pin) da saldare allora non si sbaglia, più lui.
Per i consigli chiedi pure, se saprò risponderti sarò felice di farlo
Ciao
Ciao
Andrea
..non inventiamo più scuse, Il fermodellismo inizia dalla ferrovia!!
Volevo fare una prova di resistenza con il modulo a scartamento ridotto.
Sono infatti incuriosito: da tempo gli americani usano, al posto di complicati "tavoli" di legno, il polistirolo da costruzione. Che può essere rosa o grigio.
A suo tempo ho realizzato con questo materiale il dioramino di Barriera (pubblicato su TTM), ma quello era piuttosto piccolo.
Ora invece vorrei tentare di realizzare un sistema un po' più grosso e voglio provare tale materiale. Naturalmente, se e quando lo farò, il modulo avrà una rifinitura intorno di compensato, per esigenze di presentazione: anche l'occhio vuole la sua parte!
Di diorami con struttura in polistirolo ne ho già realizzati un paio, non ferroviari, ma devo dire che legno e retina d'alluminio per zanzariere hanno sempre il loro fascino, e per i miei lavori ferroviari non riesco a discostarmene. So bene che il polistirolo più leggero, compatto, resistente, ma più anche facilmente attaccabile da quasi tutte le colle che hanno dentro un solvente ed anche verniciabile eclusivamente con colori diluibili ad acqua, e poi, quando ne usi uno di bassa densità , e capita spesso, nuvole di palline caricate elettrostaticamente che si attaccano ad ogni tipo di materiale, soprattutto modelli ferroviari, in particolar modo ruote ed ingranaggi!
Ciao, Fabrizio Ferretti.
