Da E 444 a E 447
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Da E 444 a E 447
Ciao a tutti!!!!
Ben ritrovati, dopo anni posto qualcosa sul forum. Volevo condividere con voi la mia ultima elaborazione, anzi trasformazione di una E 444 Roco, in una E 447 dettata dal fatto che i 2 modelli presenti in giro, non mi aggradano. La meccanica Roco non si discute e la finezza di stampo è alquanto superiore alla concorrenza. La mia scelta è caduta sulla E 447 075. Questa macchina oltre ad aver sperimentato "l'imbottitura" sui finestrini frontali per ridurre i vortici alle alte velocità, aveva lato A.T. una presa d'aria in meno ai lati del portellino del condensatore che ho costruito come descriverò appresso. Il lavoro si è svolto in queste fasi. La sverniciatura della cassa l'ho fatta immergendosi per 4 ore nello sgrassatore Chanteclair ( è miracoloso come nessun altro). Poi ho asportato con tronchesino per unghie il portellone del gruppo statico, corteggiato con carta abrasiva 800 e poi 1000. Ho aperto poi l'oblò mancante, ricostruito la guarnizione con filo di rame da 0,3 con pazienza da monaco buddista e ho ricostruito il portellino del condensatore della pneumatica con relative prese d'aria a orecchio, recuperate da una vecchia cassa ( mai buttare le cose!!!) . Il portellino è in acetato finissimo e i dadi sono stati riprodotti con la punta di un ago per cucire. La fase delicata è stata la mascheratura con l'ottimo nastro Tamiya e la verniciatura con il laborioso baffo frontale. I colori uso gli ottimi minitalia dati con aerografo e duse da 0.3. Questi colori sono tutt'ora reperibili e a mio avviso hanno un'ottima tonalità; con i puravest mi sono sempre trovato malissimo. Passati 2 giorni ho cominciato a montare i vetri e dal ricambio Roco, ho ricavato il vetro del nuovo oblò finestra. Un 'ultima occhiata per qualche imperfezione e via col montaggio di accessori e aggiuntivi. Ho realizzato con un piccolo quadratino di nastro Tamiya il portellino frontale dell'accoppiatore della frenatura elettrica; anche se leggermente in rilievo non mi da fastidio. Il cavo dell'accoppiatore maschio del REC è
in filo di ottone da 0,4, le ghiere dei fanali le ho fatte con tubo di ottone lavorato a mano e i bordi della lamina d'oro degli sbrinatori triplex sono striscioline di nastro sempre Tamiya. Le rifarò perché sono un poco spesse. Un'importante modifica è stata l'apertura della carena per far circolare il locomotore con il gancio senza doverla togliere; il beneficio estetico è indubbio!!! Comunque si può togliere per smontare la cassa e senza togliere il cavo REC, in quanto non l'ho fissato alla custodia dell'accoppiatore. Ho fatto anche le maniglie per il manovratore sotto le custodie degli organi di repulsione e verniciato in alluminio il grigliato praticabile posto sopra lo sfogatoio sull'imperiale. L'unica fase da portare a termine e la modifica del vano carenato centrale sottocassa,
dove sono alloggiati gli alternatori e le batterie c.c. e le batterie di f.e. in quanto i G.S. non sono più presenti. Allegherò poi la foto a lavoro terminato con la macchina completa di decals e pantografi.
Allego le foto con la speranza di invogliarvi a questa impegnativa ma divertente elaborazione.
P.s. consiglio di non usare collante cianoacrilico per il fissaggio del portellone e delle prese a orecchio; io ho usato il neoprenico Bostik, che permette di aggiustare il pezzo a piacere. Il cianoacrilico l'ho usato per fissare cavo REC alla carene frontali.
Saluti Andrea
Ben ritrovati, dopo anni posto qualcosa sul forum. Volevo condividere con voi la mia ultima elaborazione, anzi trasformazione di una E 444 Roco, in una E 447 dettata dal fatto che i 2 modelli presenti in giro, non mi aggradano. La meccanica Roco non si discute e la finezza di stampo è alquanto superiore alla concorrenza. La mia scelta è caduta sulla E 447 075. Questa macchina oltre ad aver sperimentato "l'imbottitura" sui finestrini frontali per ridurre i vortici alle alte velocità, aveva lato A.T. una presa d'aria in meno ai lati del portellino del condensatore che ho costruito come descriverò appresso. Il lavoro si è svolto in queste fasi. La sverniciatura della cassa l'ho fatta immergendosi per 4 ore nello sgrassatore Chanteclair ( è miracoloso come nessun altro). Poi ho asportato con tronchesino per unghie il portellone del gruppo statico, corteggiato con carta abrasiva 800 e poi 1000. Ho aperto poi l'oblò mancante, ricostruito la guarnizione con filo di rame da 0,3 con pazienza da monaco buddista e ho ricostruito il portellino del condensatore della pneumatica con relative prese d'aria a orecchio, recuperate da una vecchia cassa ( mai buttare le cose!!!) . Il portellino è in acetato finissimo e i dadi sono stati riprodotti con la punta di un ago per cucire. La fase delicata è stata la mascheratura con l'ottimo nastro Tamiya e la verniciatura con il laborioso baffo frontale. I colori uso gli ottimi minitalia dati con aerografo e duse da 0.3. Questi colori sono tutt'ora reperibili e a mio avviso hanno un'ottima tonalità; con i puravest mi sono sempre trovato malissimo. Passati 2 giorni ho cominciato a montare i vetri e dal ricambio Roco, ho ricavato il vetro del nuovo oblò finestra. Un 'ultima occhiata per qualche imperfezione e via col montaggio di accessori e aggiuntivi. Ho realizzato con un piccolo quadratino di nastro Tamiya il portellino frontale dell'accoppiatore della frenatura elettrica; anche se leggermente in rilievo non mi da fastidio. Il cavo dell'accoppiatore maschio del REC è
in filo di ottone da 0,4, le ghiere dei fanali le ho fatte con tubo di ottone lavorato a mano e i bordi della lamina d'oro degli sbrinatori triplex sono striscioline di nastro sempre Tamiya. Le rifarò perché sono un poco spesse. Un'importante modifica è stata l'apertura della carena per far circolare il locomotore con il gancio senza doverla togliere; il beneficio estetico è indubbio!!! Comunque si può togliere per smontare la cassa e senza togliere il cavo REC, in quanto non l'ho fissato alla custodia dell'accoppiatore. Ho fatto anche le maniglie per il manovratore sotto le custodie degli organi di repulsione e verniciato in alluminio il grigliato praticabile posto sopra lo sfogatoio sull'imperiale. L'unica fase da portare a termine e la modifica del vano carenato centrale sottocassa,
dove sono alloggiati gli alternatori e le batterie c.c. e le batterie di f.e. in quanto i G.S. non sono più presenti. Allegherò poi la foto a lavoro terminato con la macchina completa di decals e pantografi.
Allego le foto con la speranza di invogliarvi a questa impegnativa ma divertente elaborazione.
P.s. consiglio di non usare collante cianoacrilico per il fissaggio del portellone e delle prese a orecchio; io ho usato il neoprenico Bostik, che permette di aggiustare il pezzo a piacere. Il cianoacrilico l'ho usato per fissare cavo REC alla carene frontali.
Saluti Andrea
Ultima modifica di Andrea B. il venerdì 17 febbraio 2023, 1:24, modificato 1 volta in totale.
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Re: Da E 444 a E 447
Anzitutto complimentoni per il lavoro svolto, finalmente si vede di nuovo qualcuno che "elabora" modelli, bravo davvero. Fatta questa doverosa e piacevole premessa, ti dico che dovrai togliere assolutamente quegli orrendi isolatori Roco che, oltre a non rappresentare assolutamente i tipici FS per 52 e 42, faranno rimanere tutto il pantografo posizionato più in alto del dovuto, con effetto visivo disastroso. Pertanto se ne hai la possibilità, cambia anche i pantografi con altri di aspetto più fedele.
Altra cosa che mi fa storcere il naso (ma solo perchè siamo di fronte ad una signora elaborazione!), è il fatto che non hai pensato a sostituire i vetri frontali con cornici che rispecchino quelli reali, con tanto di acetato a simulare quelli corazzati, inoltre io penserei anche a modificare la posizione dei buchi sul frontale che accoglieranno le condotte dei servizi e del freno, posizione assolutamente errata. Comunque sono davvero curioso di vedere il lavoro terminato, rimane il fatto che sei stato bravissimo ad intraprendere questo tipo di lavoro.
Altra cosa che mi fa storcere il naso (ma solo perchè siamo di fronte ad una signora elaborazione!), è il fatto che non hai pensato a sostituire i vetri frontali con cornici che rispecchino quelli reali, con tanto di acetato a simulare quelli corazzati, inoltre io penserei anche a modificare la posizione dei buchi sul frontale che accoglieranno le condotte dei servizi e del freno, posizione assolutamente errata. Comunque sono davvero curioso di vedere il lavoro terminato, rimane il fatto che sei stato bravissimo ad intraprendere questo tipo di lavoro.
Franco Capotosto
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Re: Da E 444 a E 447
Grazie!!!!
Ben ritrovato Franco seguo sempre i tuoi stupendi lavori. Si si, appena possibile via quei minuscoli isolatori orribili, per le cornici frontali credevo di avere quelle fatte da Mario ma evidentemente non le ho più ( qualcosa mi invento). Per lo spostamento delle condotte pneumatiche ho messo in conto di farlo più avanti insieme a condotte più decenti. Grazie per i consigli e a presto!!!
Saluti Andrea.
Ben ritrovato Franco seguo sempre i tuoi stupendi lavori. Si si, appena possibile via quei minuscoli isolatori orribili, per le cornici frontali credevo di avere quelle fatte da Mario ma evidentemente non le ho più ( qualcosa mi invento). Per lo spostamento delle condotte pneumatiche ho messo in conto di farlo più avanti insieme a condotte più decenti. Grazie per i consigli e a presto!!!
Saluti Andrea.
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Re: Da E 444 a E 447
Terminata la modifica al vano carenato centrale......ora gli alternatori ci sono!!
Ora gli antiserpeggio e le decals.
Non guardate i pantografi sono provvisori!!!
Saluti Andrea
Ora gli antiserpeggio e le decals.
Non guardate i pantografi sono provvisori!!!
Saluti Andrea
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Re: Da E 444 a E 447
A beh..... volevo ben dire! grande Andrea!Non guardate i pantografi sono provvisori!!!
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Re: Da E 444 a E 447
Porca miseria!!
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Re: Da E 444 a E 447
Se hai bisogno delle cornici , le ho fatte in fotoincisione...
Scrivimi...e comunque gran lavoro...
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Re: Da E 444 a E 447
Si comincia a mettere le decals
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Re: Da E 444 a E 447
Ora si può andare a 200 però prima li facciamo neri!!! Ripassati i ceppi freno e sabbiere piene