E 444R - 061 Acme
Inviato: martedì 22 novembre 2022, 18:32
Salve a tutti; non volendo inquinare l'ottimo lavoro eseguito da Salvo nel suo filetto "E444R 061...ritorno alle origini", ho aperto questo a parte.
Doverosa, ma ormai abituale premessa: questa non è una recensione ufficiale di Ferrovie.Info, ma sono solo MIE personali considerazioni.
Acme ha secondo me messo a segno un discreto colpo con questa 444R (come sapete, della versione XMPR non ne parlo per dichiarato odio verso la livrea), che credo si collochi comunque in buona posizione nella classifica di quelle viste finora in scala 1/87.
Sarebbe stato ottimo come colpo, se non si fosse persa in pochi piccoli errori grossolani, che con una maggiore cura ed attenzione si sarebbero potuti evitare.
Sullo spigolo della cassa salta subito all’occhio una giunzione di stampo che grida davvero vendetta, così come stranamente e clamorosamente errata sembra la scelta dei respingenti che, al vero, sarebbero apparsi qualche annetto più tardi, cioè quelli col fusto solidale col piatto che scorre inglobando l’asta più piccola attaccata alla piastra. Essendo declinata in versione origine, è completamente assente un isolatore sopra la cabina B, inoltre mancano le alette di protezione in quello della cabina A; sui pantografi non mi pronuncio più, inoltre la macchina è dotata delle solite condotte a mio avviso sottodimensionate. Che dire poi della “fessura” sulla paretina verticale dello sfogatoio, fessura che al vero avrebbe dovuto accogliere il cavo A.T. nelle 444 prototipo nonché nelle macchine di prima serie della Savigliano (049 – 055)?
Allora mi sono divertito per svagarmi un po', ad intervenire su questi punti (giunzione di stampo a parte, che avrebbe richiesto la riverniciatura quasi integrale della macchina), sostituendo ovviamente anche le ghiere fanali ed aggiunte le due pipette sull’imperiale per l’intercetto pantografi.
Ultima considerazione: a mio avviso anche lo spessore dei cerchioni a vista, è un po' troppo generoso, carrelli molto ben realizzati.
Con queste modifiche, la cancellata di ingresso nel mio personale deposito si è aperta ed il vecchio capodeposito ha dato il suo N.O.
Saluti
Doverosa, ma ormai abituale premessa: questa non è una recensione ufficiale di Ferrovie.Info, ma sono solo MIE personali considerazioni.
Acme ha secondo me messo a segno un discreto colpo con questa 444R (come sapete, della versione XMPR non ne parlo per dichiarato odio verso la livrea), che credo si collochi comunque in buona posizione nella classifica di quelle viste finora in scala 1/87.
Sarebbe stato ottimo come colpo, se non si fosse persa in pochi piccoli errori grossolani, che con una maggiore cura ed attenzione si sarebbero potuti evitare.
Sullo spigolo della cassa salta subito all’occhio una giunzione di stampo che grida davvero vendetta, così come stranamente e clamorosamente errata sembra la scelta dei respingenti che, al vero, sarebbero apparsi qualche annetto più tardi, cioè quelli col fusto solidale col piatto che scorre inglobando l’asta più piccola attaccata alla piastra. Essendo declinata in versione origine, è completamente assente un isolatore sopra la cabina B, inoltre mancano le alette di protezione in quello della cabina A; sui pantografi non mi pronuncio più, inoltre la macchina è dotata delle solite condotte a mio avviso sottodimensionate. Che dire poi della “fessura” sulla paretina verticale dello sfogatoio, fessura che al vero avrebbe dovuto accogliere il cavo A.T. nelle 444 prototipo nonché nelle macchine di prima serie della Savigliano (049 – 055)?
Allora mi sono divertito per svagarmi un po', ad intervenire su questi punti (giunzione di stampo a parte, che avrebbe richiesto la riverniciatura quasi integrale della macchina), sostituendo ovviamente anche le ghiere fanali ed aggiunte le due pipette sull’imperiale per l’intercetto pantografi.
Ultima considerazione: a mio avviso anche lo spessore dei cerchioni a vista, è un po' troppo generoso, carrelli molto ben realizzati.
Con queste modifiche, la cancellata di ingresso nel mio personale deposito si è aperta ed il vecchio capodeposito ha dato il suo N.O.
Saluti