Boeing festeggia il primo 787 consegnato

[Gianluca Scolari]

La pioggia di Everett non ha fermato le migliaia di persone intervenute per festeggiare con Boeing la consegna del primo 787 alla prima compagnia, la giapponese ANA. La consegna della chiave dell’aereo all’a.d. di ANA Shinichiro Ito da parte dell’a.d. di Boeing Commercial Aircraft Jim Albaugh ha aperto simbolicamente la carriera operativa del bireattore ma, cosa forse più importante, ha chiuso la porta dei problemi e ritardi che ne hanno segnato lo sviluppo.
Otto anni dopo il lancio del programma, il primo aereo di linea in materiali compositi sta finalmente per entrare in servizio. Qui si vedrà come - a parte gli inevitabili problemi iniziali di qualsiasi nuova macchina - saprà mantenere le promesse di risparmi rivoluzionari che ne hanno fatto un bestseller in grado di vendere quasi mille esemplari a scatola chiusa. Persino le cancellazioni dovute ai ritardi hanno lasciato il portafoglio ordini a quota 821, primato assoluto per un nuovo jet.
Tra quanti possono gioire per questo primato vi è l’industria italiana, che partecipa al programma sin dal suo lancio e produce negli stabilimenti Alenia Aeronautica pugliesi sia le grandi sezioni di fusoliera (a Grottaglie) sia gli stabilizzatori orizzontali (Foggia). Gli ordini massicci spingono Boeing a chiedere ratei produttivi più alti, a tutto vantaggio dell’occupazione e dei fatturati dei partner.
La cerimonia di oggi è stata tutta per gli ospiti e per le telecamere. L’accettazione contrattuale era stata già fatta ieri, insieme agli ultimi pagamenti. Da quel momento l’aereo, immatricolato JA802A, era già di All Nippon Airlines. La festa, invece, è soprattutto per Boeing, per i suoi dipendenti, per i suoi fornitori: tutti quelli, insomma, che negli ultimi anni hanno partecipato alla rivoluzione di tecnologia, di prodotto e di processo lanciata simultaneamente da Boeing ma che a volte è parsa un boccone troppo grande da digerire.
JA802A è l’ottavo Dreamliner costruito e partirà domattina per Tokio, dove sarà utilizzato inizialmente su voli charter per Hong Kong. Altri 40 esemplari circa sono praticamente completi e pronti a seguirlo non appena completate le varie modifiche e aggiornamenti necessari. La scommessa è ora quella di stabilizzare la produzione, ridurne i tempi ed i costi e trasformare il successo tecnico in uno economico.

(dedalonews)