Secondo voi, dovendo impostare una velocità media corretta, su che valore (in proporzione) vi atterreste?
Mettiamo che la Vmax si raggiunge a 255, in alcuni siti leggo che suggeriscono di stare a più della metà come velocità media, in altri di stare sotto la metà.
Non è un dogma, vi chiedo (e mi chiedo) semplicemente quale delle due soluzioni sia quella più vicina alla realtà.
Un motore accelera più alla partenza o una volta lanciato? Se penso alla macchina direi la prima, il che mi farebbe pensare che raggiungo la velocità media in meno tempo quindi il valore dovrebbe essere a meno della metà.
Dico bene? Mi si intrecciano i ragionamenti
Quale velocità media corretta?
- Lorenzo Pallotta
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Quale velocità media corretta?
Lorenzo Pallotta
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Re: Quale velocità media corretta?
Ciao,
siccome l'argomento della velocità in scala interessa molto anche me, mi permetto di dare un mio piccolo contributo in virtù di anni di studio sulle caratteristiche di trazione dei mezzi ferroviari.
Ciò che fa aumentare rapidamente la velocità (= accelerazione) dipende dalla differenza tra lo sforzo di trazione applicato alle rotaie (in funzione dell'aderenza disponibile e delle caratteristiche elettromeccaniche della motrice), al netto degli attriti interni della loco, e la resistenza del treno (considerando la tipologia dei vagoni, il raggio delle curve, delle pendenze ecc.).
Quando le due forze si equilibrano, il treno ha raggiunto la sua velocità limite.
In generale, se si potesse schematizzare l'andamento della forza di trazione (su un piano cartesiano, le ascisse sarebbero la velocità mentre le ordinate le forze in gioco), questa sarebbe simile ad una parabola che ha il massimo valore per velocità prossime a 0-10 km/h e tende a decrescere sempre di più all'aumentare della velocità.
In realtà, per un primo range di velocità (dipende dalle caratteristiche del binario, dalla massa della loco ecc.) che si può spingere anche fino a 80-100 km/h, il massimo sforzo di trazione non è sfruttabile perchè la loco slitterebbe per mancanza di un sufficiente attrito tra ruota e rotaia (=aderenza).
Oltre questo range di velocità, invece, entra in gioco la disponibilità di potenza della loco (espressa in kW) che potrebbe limitare l'accelerazione.
Inoltre, le macchine reostatiche, non hanno un andamento dello sforzo di trazione costante ma dipende dalle correnti assorbite, dalla necessità di cambio delle combinazioni dei motori e dal tipo di guida (se eseguita sfruttando molto gli "indebolimenti di campo" o "shunt" oppure no) e la loro marcia presenta accelerazioni non uniformi tra un intervallo di velocità ed un altro.
Più fluida invece l'accelerazione delle macchine elettroniche.
Tutta questa premessa per dirti come la vedo: l'accelerazione disponibile è maggiore alle basse velocità rispetto che alle alte.
In sostanza nella realtà, con lo stesso tracciato e stesso treno, si farebbe prima a passare da 40 km/h a 50 km/h piuttosto che passare da 120 km/h a 130 km/h (salvo ovviamente che le combinazioni dei motori e le prestazioni della loco lo consentano).
La situazione poi si complica se si considerano le correnti assorbite disponibili......
Non so se mi sono spiegato o se ho confuso le idee.....
Ciao
siccome l'argomento della velocità in scala interessa molto anche me, mi permetto di dare un mio piccolo contributo in virtù di anni di studio sulle caratteristiche di trazione dei mezzi ferroviari.
Ciò che fa aumentare rapidamente la velocità (= accelerazione) dipende dalla differenza tra lo sforzo di trazione applicato alle rotaie (in funzione dell'aderenza disponibile e delle caratteristiche elettromeccaniche della motrice), al netto degli attriti interni della loco, e la resistenza del treno (considerando la tipologia dei vagoni, il raggio delle curve, delle pendenze ecc.).
Quando le due forze si equilibrano, il treno ha raggiunto la sua velocità limite.
In generale, se si potesse schematizzare l'andamento della forza di trazione (su un piano cartesiano, le ascisse sarebbero la velocità mentre le ordinate le forze in gioco), questa sarebbe simile ad una parabola che ha il massimo valore per velocità prossime a 0-10 km/h e tende a decrescere sempre di più all'aumentare della velocità.
In realtà, per un primo range di velocità (dipende dalle caratteristiche del binario, dalla massa della loco ecc.) che si può spingere anche fino a 80-100 km/h, il massimo sforzo di trazione non è sfruttabile perchè la loco slitterebbe per mancanza di un sufficiente attrito tra ruota e rotaia (=aderenza).
Oltre questo range di velocità, invece, entra in gioco la disponibilità di potenza della loco (espressa in kW) che potrebbe limitare l'accelerazione.
Inoltre, le macchine reostatiche, non hanno un andamento dello sforzo di trazione costante ma dipende dalle correnti assorbite, dalla necessità di cambio delle combinazioni dei motori e dal tipo di guida (se eseguita sfruttando molto gli "indebolimenti di campo" o "shunt" oppure no) e la loro marcia presenta accelerazioni non uniformi tra un intervallo di velocità ed un altro.
Più fluida invece l'accelerazione delle macchine elettroniche.
Tutta questa premessa per dirti come la vedo: l'accelerazione disponibile è maggiore alle basse velocità rispetto che alle alte.
In sostanza nella realtà, con lo stesso tracciato e stesso treno, si farebbe prima a passare da 40 km/h a 50 km/h piuttosto che passare da 120 km/h a 130 km/h (salvo ovviamente che le combinazioni dei motori e le prestazioni della loco lo consentano).
La situazione poi si complica se si considerano le correnti assorbite disponibili......
Non so se mi sono spiegato o se ho confuso le idee.....
Ciao
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Re: Quale velocità media corretta?
... Lorè tu non pensi mai alla guida ...
alle basse posizioni del regolatore ti serve più controllo ovvero variazione di velocità minore rispetto alla variazione di posizione del regolatore stesso altrimenti gli "accosti" al convoglio non li fai
Non a caso l'impostazione di default per un Esu V4 è la seguente (a tre punti vs. curva a 28 punti): Per la cronaca nel caso a tre punti abbiamo; vmin=3, vmed=88, vmax=255
alle basse posizioni del regolatore ti serve più controllo ovvero variazione di velocità minore rispetto alla variazione di posizione del regolatore stesso altrimenti gli "accosti" al convoglio non li fai
Non a caso l'impostazione di default per un Esu V4 è la seguente (a tre punti vs. curva a 28 punti): Per la cronaca nel caso a tre punti abbiamo; vmin=3, vmed=88, vmax=255
Alessandro "Zampa di Lepre" Becchetti
"... e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo... come lacrime nella pioggia ..."
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Re: Quale velocità media corretta?
In realtà e al vero, con il pilotaggio elettronico dei motori (CC o CA non importa) si ottiene anche una retta, anzi si tende ad ottenere una retta, si smussano solo l'inizio e la fine lasciando fare alla regolazione di corrente prima e di velocità poi.
Se le condizioni lo acconsentono la retta la ottieni anche con regolazione reostatica in CC, o gradini al trasformatore in CA, sempre utilizzando l'avviatore automatico.
La può ottenere anche il macchinista con il maniglione o il volante se ha del manico: basta guardare gli amperometri e il tachimetro.
...
Da fare a livello software è semplice, solo che poi è necessario dedicare un po di tempo per la taratura e l'impostazione di tre parametri necessari: cioè io faccio così da decenni dove il PID non risolve in modo ottimale o peggiora.
Usare il modello matematico del PID (o giù di lì) magari con l'autotuning non sempre porta a buoni risultati: ma è più comodo da implentare e "vendere".
Se le condizioni lo acconsentono la retta la ottieni anche con regolazione reostatica in CC, o gradini al trasformatore in CA, sempre utilizzando l'avviatore automatico.
La può ottenere anche il macchinista con il maniglione o il volante se ha del manico: basta guardare gli amperometri e il tachimetro.
...
Da fare a livello software è semplice, solo che poi è necessario dedicare un po di tempo per la taratura e l'impostazione di tre parametri necessari: cioè io faccio così da decenni dove il PID non risolve in modo ottimale o peggiora.
Usare il modello matematico del PID (o giù di lì) magari con l'autotuning non sempre porta a buoni risultati: ma è più comodo da implentare e "vendere".
Saluti
Marco Fornaciari
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Meglio essere folli per proprio conto, che saggio con le idee degli altri.
F.W. Nietzshe
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Re: Quale velocità media corretta?
In sostanza, quindi, dobbiamo fare al contrario della realtà, per migliorare effettivamente l'accosto ma penso anche la partenza.
Quindi velocità media a 1/3 della velocità massima. Ho capito giusto?
Quindi velocità media a 1/3 della velocità massima. Ho capito giusto?
Lorenzo Pallotta
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Re: Quale velocità media corretta?
Più o meno ... un valore tanto per iniziare, comunque suscettibile di aggiustamenti (es. certi motori/meccaniche possono essere "legnosi" alle basse velocità)
Alessandro "Zampa di Lepre" Becchetti
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