Prima di presentarvela alcune precisazioni.
La Diesel in questione non andava più e in ogni caso, piuttosto che ripararla, preferisco aspettare che esca una versione migliore, confidando in un rerun da parte di OsKar.
La seconda premessa è che il modello di base è quel che è, tanto per dirne una non è quello "corretto" visto che ha il 78 poli ma ho dovuto fare di necessità, virtù.
La terza è che ho lasciato apposta tutto in tono "danneggiato", condotte incluse, senza sostituire nulla anche perché il mezzo in questione andrà in composizione a qualche altro treno, quindi con ganci modellistici dai due lati.
La quarta e ultima è che so bene che si potevano cambiare i corrimano, mettere le scalette realistiche, modificare i respingenti e quant'altro ma sinceramente mi interessava il giusto, volevo un modello particolare basandomi su quello che avevo, non una roba da contachiodi e soprattutto da vetrina.
L'idea è partita da alcune foto fatte tantissimi anni fa a una D.445 a Orte. Evidentemente attendeva di essere inviata a Rimini per manutenzione e quindi gli era stato asportato quasi tutto. Aveva in sostanza i vetri solo da un lato della cabina e poco più. REC e condotte mezze rotte, una griglia riverniciata, ed era bello sporco. Le condizioni, del resto sono ben visibili nella foto.
Per prima cosa ho smontato il tutto separando cassa da telaio e meccanica. Successivamente sono venuti via i vetri, laddove era necessario ma anche dove era possibile per evitare mascherature inutili. Altri che erano incollati li ho invece lasciati su, mascherandoli col nastro Tamiya.
Sulla parte motore poco da dire. Ho reso il tutto folle e sporcato con l'aeropenna i carrelli e le ruote con nero e punte di ruggine, poi ovviamente ho ripassato il tutto con trasparente opaco.
Sulla cassa ho dapprima smontato uno dei corrimani alti per poter verniciare di grigio chiaro la griglia, poi ho passato sempre con aerografo la base per dare una bella sporcata di Nato Black Tamiya non prima di un lavaggio nero soprattutto alle griglie per dare loro profondità. Sul tetto ho operato sia con aerografo che a mano libera con pennello e acrilici, creando nelle ventole anche dell'effetto "sporco raggrumato" come ho visto in altre foto fatte dall'alto a questi rotabili.
Poi è venuto il momento degli olii per simulare le macchie di lato, soprattutto nei pressi del tappo del serbatoio.
Dove necessario i vetri sono stati sostituiti con finto legno come al vero e ho inserito ulteriori legnetti orizzontali sui frontali a simulare come quello in foto.
Come detto all'inizio ho danneggiato i tergicristalli, le condotte e i REC come al vero. Per chiudere, ovviamente, trasparente ovunque coprendo sempre le zone sensibili.
